La cipolla di Cannara: povera nella terra, prestigiosa sulla tavola

Una vera eccellenza umbra che si declina in tre tipologie: rossa, dorata e piatta, ognuna con caratteristiche e impieghi differenti.

Quando si pensa a Cannara, la prima cosa che viene in mente è la cipolla. Un prodotto legato indissolubilmente a questo territorio, la cui coltivazione viene praticata con cura e dedizione da diverse generazioni. Un piccolo bulbo che nasce dalla terra e che in tavola si trasforma in un gioiello dal sapore inconfondibile; una vera e propria eccellenza dell’agricoltura umbra tanto da essere l’indiscussa protagonista – da oltre quarant’anni – della celebre Festa della Cipolla di Cannara, dove si possono assaporare i piatti più disparati, tutti rigorosamente a base di cipolla.

Non ha un seme specifico che la differenzia da altre cipolle, ma il fatto di essere coltivata proprio a Cannara la rende unica e una prelibatezza gastronomica. Il suo segreto infatti, va ricercato nella conformazione e nella composizione del terreno di Cannara, di origine lacustre, sabbioso-limoso e dotato di dolci declività, che assicura agli appezzamenti un ottimo drenaggio: si tratta di un luogo perfetto per la coltivazione di bulbi. Le prime tracce documentate della sua presenza risalgono al 1500, quando i cannaresi la portarono per la prima volta al mercato di Assisi; ma è nel 1800 che è certa e documentata la sua coltivazione.

Le cipolle di Cannara

Un prodotto che ha qualità e proprietà uniche ed eccellenti, a cominciare dalla dolcezza e tenerezza della polpa, che si declina in tre tipologie differnti: la rossa, la dorata e la piatta – unite da aroma e consistenza, ma ognuna con caratteristiche diverse che ne consentono un utilizzo molto variegato. La cipolla rossa, quella che più si identifica con Cannara, si può mangiare cruda in insalate, con il pesce o in crostoni, oppure si può utilizzare per marmellate e composte. La cipolla dorata è ideale invece per i sughi, la parmigiana e le zuppe. Infine, la cipolla piatta è perfetta per essere impiegata nelle ricette al forno.

Questa pianta bulbosa è formata in gran parte da acqua, ma contiene anche una buona quantità di fibre: è ricca di vitamina C e di acido folico, calcio, potassio e fosforo. Stimola la digestione e il metabolismo e vanta proprietà antiossidanti e antinfiammatorie; contiene buone quantità di quercitina, un flavonoide che aiuta a tenere a bada i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Oltre che sui grassi, la cipolla è in grado anche di agire positivamente nei confronti della glicemia, riduce quindi i livelli di zuccheri nel sangue.

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Agnese Priorelli

Laureata in Scienze della comunicazione, è giornalista pubblicista dal 2008. Ha lavorato come collaboratrice e redattrice in quotidiani e settimanali. Ora collabora con un giornale online e con un free press. È appassionata di cinema e sport. Svolge attività di inserimento eventi e di social media marketing e collabora alla programmazione dei contenuti. Cura per AboutUmbria Magazine, AboutUmbria Collection e Stay in Umbria interviste e articoli su eventi.