Primavera Medievale, anteprima della rievocazione di giugno. Quest’anno l’evento si terrà dal 24 al 27 aprile e sarà dedicata a Boccaccio.
Vi è certamente qualche cosa di molto intimo nella riscoperta del Medioevo. Forse la necessità di ritrovare una spiritualità latente, forse il fascino del mistero o magari la pura curiosità. Qualunque sia il motivo di questo interesse il Mercato delle Gaite nasce con l’intento di soddisfare queste richieste. Da quasi quarant’anni si sforza di far conoscere un Medioevo sublime, ma al tempo stesso umano tanto che ogni visitatore vi ritrova una parte di sé. Da quasi quarant’anni parla della vita di tutti i giorni e degli eventi speciali, dei personaggi famosi e dell’uomo comune. Accompagna i visitatori nei luoghi dove la vita medievale pulsa ancora nelle mura degli edifici. Come diceva Bernardo di Chartes: «noi siamo nani seduti sulle spalle di giganti: l’esperienza degli uomini che ci ha preceduto ci innalza e ci permette di guardare lontano». Vista in quest’ottica la storia aiuta a far chiarezza nella realtà di ogni giorno e la conoscenza non rimane un’astratta curiosità. Nel corso dei secoli l’approccio al Medioevo è cambiato: l’Illuminismo lo ha rinnegato, il Romanticismo lo ha visto come scenario misterioso del romanzo. La storiografia moderna ha condotto uno studio della quotidianità e della vita dell’uomo comune rendendo questa epoca molto familiare. Parlare di Medioevo oggi è indice di una società che non vuole dimenticare; va al di là di un semplice fenomeno di moda. Questo è il Mercato delle Gaite.
Il successo crescente ha poi ampliato gli orizzonti, con un calendario sempre più ricco. È nata così la Primavera Medievale, anteprima della rievocazione di giugno. Quest’anno l’evento si terrà dal 24 al 27 aprile e avrà un tema particolare e ambizioso Intorno a Boccaccio in occasione del 650° anniversario dalla morte. Conosciuto per essere l’autore del Decameron, la raccolta di cento novelle in lingua volgare scritta intorno al 1350, Boccaccio è stato un erudito a tutto tondo, oltre che un uomo pieno di fragilità. Grande ammiratore di Dante, amico di Petrarca, ha avuto un ruolo chiave nel panorama del XIV secolo.
Da sempre le quattro Gaite utilizzano nelle animazioni delle loro gare (gastronomica, mestieri, mercato) le novelle del Decameron e i loro protagonisti: Calandrino, Pampinea, Giannotto, Masetto, Tancredi, Frate Alberto, lisabetta, Guglielmo Rossiglione, Federico Degli Alberighi, Chichibio, Frate Cipolla, Jancofiore, Salabaetto, Andreuccio da Perugia. Inoltre, esiste una sola lettera autografa di Giovanni Boccaccio, scritta a Certaldo nel 1366 ed è conservata presso l’Archivio di Stato di Perugia.
Le quattro giornate saranno ricche di eventi: una mostra fotografica che racconta i primi dieci anni della festa, conferenze, presentazioni di libri, incontri gastronomici-culturali a tema la cucina nelle novelle del Decameron, workshop di arceria medievale; le quattro gaite riapriranno e animeranno le loro taverne e le loro antiche botteghe; strade, vicoli e piazze saranno animate da musici e giullari. In particolare sabato 26 aprile un convegno di studi dal titolo Boccaccio, il Decameron e gli storici con illustri storici e medievisti; domenica 27 una conferenza dal tema La musica e Giovanni Boccaccio e un concerto di musica medievale La grazia del Volgare. La musica al tempo delle Tre Corone: Dante, Boccaccio e Petrarca.

Alfredo Properzi
