L’obiettivo della produzione è di distribuire la miniserie non solo in Italia ma anche in America e all’estero.
La Ballata del Trasimeno diventa una miniserie. Il film nasce dall’amore per il territorio umbro, per la natura e per la cultura blues che al lago Trasimeno è molto sentita. Mauro Magrini e Arianna Fiandrini di VisualCam hanno collaborato come studio videofotografico al Festival Trasimeno Blues per documentarne l’edizione 2022. Da quell’esperienza è nata un’intuizione: perché non raccontare il territorio con le sue tradizioni e contaminazioni attraverso una storia blues?
L’accordo, firmato pochi giorni fa con Nexis Productions, una società di produzione di nuova costituzione con sede a Perugia e posseduta e finanziata al 100% dalla società di investimenti americana AS Capital Inc., che ha accettato di finanziare e produrre una miniserie ispirata al mediometraggio, come produttore esecutivo. Nexis Production è guidata dall’imprenditore e investitore italo-australiano Charles D’Alberto, che ha recentemente realizzato un video musicale dedicato alla raccolta fondi a favore dei bambini che vivono nelle zone di guerra. L’obiettivo della produzione è di distribuire la miniserie non solo in Italia ma anche in America e all’estero. Questo progetto rappresenta una nuova opportunità di crescita per il cinema umbro, poiché il 90% della troupe e del cast saranno locali.
«Siamo felici ed emozionati! Il mediometraggio è nato grazie alle forze di chi ci ha creduto: niente viene per caso, ma grazie all’impegno di chi lavora con passione e dedizione. Ringraziamo di cuore Charles D’Alberto, che dopo aver visto il nostro lavoro ha deciso di credere in noi. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo traguardo, ora il viaggio continua!» queste le parole di VisulCam che ha prodotto il film.

La sinossi
Il protagonista (Massimiliano Varrese) è un poliziotto infiltrato che viene scoperto dalla malavita. Il vicequestore (Antonio Ballarano) organizza il programma di protezione, gli cambia il nome in Roberto Giansoni (richiamo a Robert Johnson bluesman dei primi del Novecento) e lo nasconde in Umbria da un contatto fidato . Il contatto è Renzo (Mirko Revoyera) un pescatore del lago Trasimeno, che lo accoglie sotto la sua ala protettiva e lo istruisce alla pesca. Roberto inizialmente è scontroso, anche perché proviene da un ambiente cittadino e ha frequentato i bassi fondi della società, ma poi, grazie al suo nuovo mentore, alla magnificenza della natura e all’ambiente rurale si apre e si rasserena. Jart (Fabrizio Martin), un chitarrista bluesman, profeticamente gli fa conoscere il Trasimeno Blues e lì Roberto incontra Giulia (Arianna Fiandrini), fotografa del Festival. Queste due nuove amicizie lo aprono a una socialità semplice e naturale, portandolo a riscoprire sé stesso. Roberto ritornerà al suo vecchio lavoro nei bassi fondi della società?

Redazione

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